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I 5 parassiti intestinali più frequenti nel cane
I parassiti intestinali sono comuni patogeni nei nostri cani ed alcuni di questi possono infestare anche l’uomo.
La maggior parte di queste infestazioni può essere prevenuta effettuando nel cane regolari controlli e trattamenti antiparassitari.
In questo articolo discuteremo dei 5 parassiti intestinali più frequenti, secondo l’opinione dell’autore e della sua pratica quotidiana.
Gli ancilostomi sono vermi tondi e comprendono diverse specie come Ancylostoma caninum, Ancylostoma braziliense (non presente in Italia), Uncinaria stenocephala, il cui ciclo vitale è simile ma non identico.
Gli ancilostomi possono infestare anche l’uomo.
Gli ancilostomi adulti si trovano nell’intestino del cane e si cibano del sangue dell’ospite, quindi si agganciano alle pareti dell’intestino. All’interno dell’intestino questi parassiti si replicano e le femmine producono uova che vengono espulse con le feci. Le uova libere nell’ambiente evolvono in larve di primo stadio, di secondo stadio ed infine di terzo stadio, la tipologia che può re-infestare il cane o l’uomo.
I cani possono venire infestati:
A questo punto le larve possono migrare e raggiungere l’intestino, dove diventeranno adulte, oppure rimanere quiescenti nei tessuti periferici. In quest’ultimo caso possono riattivarsi anche dopo anni, per esempio in seguito ad un evento stressante per l’organismo come la gravidanza.
I sintomi sono variabili e possono essere:
La diagnosi può essere fatta attraverso un esame delle feci, ma a volte un esame negativo non esclude la presenza dei parassiti.
Ci sono due specie di ascaridi che possono infestare il cane e l’uomo: Toxocara canis e Toxascaris leonina.
I parassiti adulti si trovano nell’intestino e si cibano del contenuto intestinale. Quindi non si agganciano all’intestino ma irritano la mucosa ugualmente con i loro movimenti per evitare di essere espulsi.
Le femmine producono uova che vengono espulse con le feci e, dopo un periodo di sviluppo della larva al loro interno, possono infestare direttamente cani e uomo.
I cani possono essere infestati:
Come per gli ancilostomi le larve possono migrare nell’intestino oppure rimanere quiescenti nel tessuto muscolare.
Anche gli ascaridi causano sintomi variabili come:
La diagnosi può essere effettuata con un esame delle feci.
I trichiuridi che parassitano il cane sono due: Trichuris vulpis, che da adulto si localizza nell’intestino del cane, e Eucoleus aerophilus chiamato anche Capillaria aerophila, che da adulto si trova nell’apparato respiratorio del cane e di cui pertanto ora non ci interesseremo.
I parassiti adulti di Trichuris vulpis si trovano infissi nell’intestino del cane e si cibano di sangue ed altri fluidi organici. Le femmine producono uova che vengono emesse con le feci ed evolvono nell’ambiente esterno fino a divenire infestanti. Le uova si schiudono solo se vengono ingerite dal loro ospite definitivo, quindi non parassitano l’uomo.
Quando l’uovo viene ingerito dal cane si schiude e si sviluppa il parassita adulto direttamente nell’intestino senza bisogno di alcuna migrazione al di fuori del tratto intestinale.
La sintomatologia potrebbe essere assente o discontinua, ma se presente è unicamente legata alla localizzazione intestinale del parassita, quindi potrebbe esserci:
La diagnosi può essere effettuata con un esame coprologico.
I coccidi sono organismi a singola cellula che infettano l’intestino. Esistono molteplici specie di coccidi ma ogni specie ha i suoi ospiti per cui i coccidi che infestano i cani non possono essere trasmessi all’uomo.
I coccidi presenti nell’intestino del cane producono delle oocisti che vengono eliminate con le feci. Le oocisti maturano nell’ambiente esterno e sporulano, cioè formano al loro interno lo sporozoite che è lo stadio infettivo.
Quando un ospite ingerisce una oociste sporulata, lo sporozoite fuoriesce dalla oociste e invade le cellule intestinali.
La sintomatologia è dovuta all’invasione delle cellule epiteliali, quindi all’infiammazione e alterazione della mucosa intestinale che causa alterazioni nell’assorbimento intestinale e favorisce la colonizzazione batterica. Quindi anche in questo caso avremo un cane con la diarrea.
La diagnosi si ottiene con una combinazione di segni clinici, anamnesi ed esame coprologico.
La giardia è un protozoo flagellato ed esistono numerose specie di Giardia, che infestano una notevole varietà di ospiti, ma la trasmissione è sempre per via oro-fecale.
Questo parassita vive sotto forma di trofozoita nell’intestino del cane causando diarrea. Se il trofozoita viene espulso con le feci, esso forma una ciste che gli permette di vivere nell’ambiente esterno.
Le cisti possono contaminare l’ambiente, il cibo e l’acqua.
Se le cisti vengono ingerite il trofozoite fuoriesce e si attacca alle cellule dell’intestino del cane.
Il cane può venire infestato:
La sintomatologia è legata al malassorbimento creato dall’azione irritativa del parassita. Quindi i cani infestati hanno soprattutto diarrea, acuta o cronica.
La diagnosi può essere effettuata trovando nelle feci cisti o trofozoiti, oppure gli antigeni.
Il potenziale zoonotico della giardia è molto basso, ma non assente.
In base alla localizzazione geografica, la prevalenza di questi parassiti può variare. Il vostro veterinario di fiducia vi darà le informazioni più opportune anche in base al vostro stile di vita.