“Il giorno del matrimonio è importante e credo che si possa fare tutto nel rispetto delle istituzioni e dei luoghi sacri. Se il cane è considerato parte della famiglia è normale che gli sposi lo vogliano accanto in un momento così importante della loro vita”. Questo il commento di Elisa Guidarelli fondatrice di Wedding Dog Sitter sulla vicenda del sindaco di Pontirolo Nuovo, piccolo comune della Bassa bergamasca.
Il sindaco Gigliola Breviario nei giorni scorsi si è opposta alla richiesta di due sposi di far portare le fedi in Municipio al cane della coppia.
“Un modo per venire incontro alle esigenze degli sposi e delle istituzioni si può trovare: quando facciamo portare le fedi all’altare dal cane – spiega Elisa Guidarelli – lo teniamo in chiesa o in Comune solamente il tempo necessario per arrivare all’altare, prendere una carezza dai suoi padroni mentre consegna gli anelli, poi lo riportiamo fuori. Non è una presenza invadente, ma sicuramente piacevole e importante per gli sposi”.
Wedding Dog Sitter è il 1° servizio in Italia di dog sitting per matrimoni.
Nato nel 2010 dall’idea di Elisa Guidarelli, giovane imprenditrice romana che ha trasformato il suo amore per i cani in un lavoro, ideando la professione del “dog sitter per matrimoni”. Il servizio ha mosso i suoi primi passi come piccola start-up ma in soli sette anni si è affermato come agenzia leader nel settore con quasi 300 matrimoni in Italia. WDS non è solo il 1° servizio di dogsitting per cerimonie nato in Italia, dal 2015 è anche il primo ad aver aperto una catena franchising a livello nazionale (attualmente le filiali sono in Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Liguria).
Per sua policy Wedding Dog Sitter non strumentalizza né ridicolizza gli animali, ma studia il servizio sulle esigenze del cane e degli sposi, perché il benessere dell’amico a 4 zampe viene prima di tutto.
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